Comunicazione, ambito decisivo per far crescere le CER

28 luglio 2024

Intervista a Gianluigi Piccinini, presidente di Ressolar e Ceress. Rappresentante Tavolo Comunicazione Osservatorio CER Enea

Di Emanuele Martinelli e Martina Ginasi

Ingegner Piccinini, lei vanta una profonda esperienza in ambito energetico, dalla gestione di reti gas in una prima parte della sua esperienza professionale, fino alla produzione di impianti rinnovabili e all’implementazione di infrastrutture per l’e-mobility. Un percorso che l’ha portata oggi ad assumere con Ceress un ruolo importante nello sviluppo di Comunità Energetiche Rinnovabili, precorrendo i tempi e investendo nel settore prima che il quadro normativo fosse definito. Da dove siete partiti e perché un così forte interesse per le CER?

L’approccio è stato quello di aprire un confronto, un dialogo, con soggetti multidisciplinari per capire se i progetti pilota che nel frattempo avevamo lanciato potessero avere un riscontro nel breve e medio termine. Ceress è stata da subito percepita come un campo di sperimentazione utile a più soggetti, a partire naturalmente da una serie di comuni. I tavoli di lavoro Enea a Bergamo sono entrati pienamente in questo percorso e ci hanno aperto notevoli possibilità relazionali e di comprensione dei problemi. Il contatto con i cittadini è stato da subito fondamentale, per capire in primis quale fosse il sentiment relativo al possibile cambio di paradigma in atto per quanto concerne il settore energetico. In temini operativi abbiamo quindi firmato protocolli d’intesa con diversi comuni, organizzando al tempo stesso serate informative sia per i cittadini che per le imprese locali. Tutti i soggetti coinvolti sono stati supportati dal nostro sportello virtuale, uno dei primi creati in Italia sul tema CER con l’obiettivo di raccogliere adesioni per le comunità energetiche di cui abbiamo da subito proposto la realizzazione.

Il processo di definizione del quadro normativo è stato lungo e complesso.

Certamente l’attesa è stata più lunga del previsto: il decreto 199-2021, in vigore dal 15 dicembre 2021, prevedeva l’avvio delle CER da lì a sei mesi, ma il decreto attuativo è arrivato solo il 23 gennaio 2024. Le regole operative del GSE sono state emanate il 24 febbraio dopodiché l’8 aprile è stato possibile registrare sul portale dell’ente anche le nostre CER! Abbiamo dunque creato la Fondazione Flander Nord E.T.S. che ha dato incarico a Ceress di gestire tutti gli aspetti operativi e pratici legati alle Comunità Energetiche Rinnovabili; una Fondazione che in una prima fase opererà nel Nord Italia, come stabilito dal decreto che prevede un ente di terzo settore per ogni area di mercato. La nostra intenzione è estendere in futuro l’attività anche alle altre aree del paese (centro, centro nord, centro sud, isole). La Fondazione permetterà di superare molti problemi legati alle configurazioni territoriali, eliminando la necessità di individuare referenti con responsabilità economiche, civili, penali e burocratiche.

Storicamente guardate con grande attenzione alle peculiarità dei territori, una vocazione che favorirà il dialogo con stakeholder di diversa estrazione. Per un pieno coinvolgimento i processi di comunicazione saranno fondamentali. 

È d’obbligo considerare le connotazioni culturali che contraddistinguono i nostri territori e che richiedono un approccio diversificato. Gli incontri organizzati in numerosi comuni hanno sono stati da subito al centro del nostro piano di comunicazione, cercando di rendere chiari e diretti i messaggi, fornendo informazioni esaustive e puntuali. Incontri a cui si è presentato un pubblico estremamente eterogeneo, in parte con una certa preparazione sull’argomento, ma la maggior parte a un primo confronto sull’argomento. L’attenzione di tutti si è naturalmente concentrata sugli aspetti economici, ma a più riprese abbiamo sottolineato l’importanza della componente sociale e ambientale delle CER che su questo punto potrebbero assumere un ruolo di grande rilevanza.

Non è facile in questo momento storico spostare il peso su temi che non siano di ordine economico.

Risparmio economico ed efficienza energetica sono aspetti cruciali, ma è doveroso da parte degli operatori creare sensibilità sull’utilità sociale e il contributo all’ambiente che le CER potrebbero dare. In generale siamo molto soddisfatti del grande numero di adesioni ricevute, incentivato dal momento di crisi energetica che ci accompagna dal 2022, anche se l’attenzione sembra oggi calata e l’emergenza superata. Crediamo sia fondamentale creare cultura, considerando che il contesto storico mostra di continuo rapidi cambiamenti a fronte dei quali ci dobbiamo tutti attrezzare. I territori di cui ci occupiamo sono spesso decisamente antropizzati e a livello urbano il fotovoltaico potrà certamente giocare un ruolo chiave, portando risparmi ed efficienza nelle nostre case. I condomini per esempio, tradizionalmente complessi, grazie alle comunità energetiche e ai gruppi di autoconsumo collettivo, potranno portare un grande contributo sia alla collettività che alle singole famiglie.

In termini di comunicazione arrivare ai cittadini è certamente complesso. Quanto è stato utile in tal senso il supporto del Comune di riferimento?

L’affiancamento delle amministrazioni comunali con cui abbiamo stretto un rapporto è senz’altro un elemento chiave soprattutto per un primo approccio. Poi serve un mix di canali, inclusi naturalmente quelli web e social, per mantenere un rapporto continuativo con i diversi soggetti. Mezzi tradizionali come locandine e materiale cartaceo sono stati comunque utili; fino al contatto in presenza – per serate informative presso locali messi a disposizione dalle amministrazioni comunali o da aziende private – che rimane la modalità più importante quando si desidera aprire un confronto reale. Le locandine cartacee, sebbene possano sembrare per certi versi “vintage”, hanno ancora un certo appeal, perché raggiungono direttamente i residenti e possono essere facilmente visualizzate nei luoghi pubblici. Metterei però l’accento sulle serate informative che hanno offerto un’opportunità unica per incontrare di persona i cittadini, rispondere alle loro domande e coinvolgerli attivamente nel processo decisionale di adesione consapevole alle comunità energetiche. Abbiamo fatto del nostro meglio per fornire informazioni accurate e complete, nonostante la mancanza di regole, di casi concreti di riferimento e la complessità gestionale che contraddistingue una CER. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di proporre un quadro solido e trasparente ai cittadini e alle imprese interessate, in modo che potessero comprendere il processo nella sua interezza e le relative implicazioni. Il tema dell’informazione presenta oggi in genere notevoli criticità e l’autorevolezza delle fonti non è spesso riconosciuta. Ma riteniamo che serietà, credibilità e trasparenza portino sempre a risultati positivi e siamo certi che le nostre proposte siano equilibrate e vantaggiose per tutti gli attori coinvolti. La referenzialità dei tecnici è stata fondamentale in questo processo, contribuendo a garantire credibilità alle informazioni rafforzando la fiducia dei cittadini e delle imprese.

Inizialmente avete operato in provincia di Bergamo estendendo nel tempo la vostra attività in altre zone, compreso una cittadina, Paullo, che fa parte di Città Metropolitana di Milano. Il valore delle CER oltrepassa dunque le peculiarità territoriali, che vanno dalle aree urbanizzate fino a quelle remote, dalle zone montane a quelle a forte impatto turistico. 

Sebbene la nostra attività sia principalmente concentrata in Lombardia abbiamo operato in diverse regioni d’Italia. Un esempio significativo è l’esperienza che abbiamo in corso a Pitigliano, un affascinante borgo storico toscano. Un’esperienza straordinaria resa possibile dalla collaborazione con Enea e Open Fiber, che dimostra come sia possibile portare soluzioni innovative anche in contesti storici italiani di piccole dimensioni. È interessante notare che molti comuni con meno di 5000 abitanti possono presentare progetti di comunità energetiche che il PNRR finanzia fino al 40% a fondo perduto. Questo per dire che le risorse economiche si possono reperire a fronte di progetti solidi, come quelli che proponiamo ai nostri interlocutori. Pitigliano è un esempio concreto di piccola Smart City che può ergersi a paradigma di riferimento per molti comuni.

Dal suo punto di vista, l’importante esperienza di questo piccolo comune potrà rivelarsi ancora più significativa se messa in rete con altre PA?

Fare massa critica e superare i campanilismi è sempre un fatto positivo; in tutto il Paese ci sono comuni che potrebbero valorizzare i propri servizi lavorando in rete. Attraverso il concetto di comunità promosso anche da Ceress, si potrebbe aprire un varco per incentivare la collaborazione tra i comuni. Si tratta di una questione fondamentale; il concetto di ‘comunità’ non dovrebbe essere limitato a un quartiere o a un territorio circoscritto, ma abbracciare ambiti sempre più ampi. Le comunità energetiche includono diverse configurazioni che possono essere messe a sistema anche attraverso la nostra Fondazione. L’unione diventa una risorsa vincente e rappresenta un elemento sostanziale per ottenere risultati e successi significativi.

Negli ultimi anni avete investito con convinzione nell’e-mobility. Le CER potranno dare un ulteriore sviluppo a questo settore?

È importante sottolineare che, oltre a quelli ancillari, vi sono altre tipologie di servizi che rivestono un ruolo fondamentale all’interno delle comunità energetiche. La mobilità elettrica è uno di questi, ma le CER trascineranno lo sviluppo della fibra ottica, la domotica, il telecontrollo, la videosorveglianza e molto altro ancora; servizi che garantiranno un ecosistema energetico integrato e avanzato, offrendo soluzioni innovative e migliorando la qualità della vita all’interno delle comunità stesse. Da questo punto di vista l’operato di Enea, orientato a integrazione di dati e servizi, sarà decisivo per il paese, per condurre ricerche applicate e testare soluzioni direttamente sul campo. La collaborazione tra Enea e Ceress ha già portato risultati concreti, un’esperienza di immenso valore per una PMI innovativa come la nostra. Grazie a questa collaborazione ci siamo trovati a operare accanto a grandi operatori nazionali, il che ci consente tutti i giorni di contribuire alla costruzione del futuro energetico del nostro Paese.